ARTICOLI

  /  articoli   /  #neurodinamica   /  Affidabilità e accuratezza diagnostica dell’esame clinico per identificare pazienti affetti da radicolopatia cervicale

Affidabilità e accuratezza diagnostica dell’esame clinico per identificare pazienti affetti da radicolopatia cervicale

ernia discale comprimendo radice nervosa

La radicolopatia cervicale è una condizione patologica causata da una disfunzione a livello della radice nervosa di un nervo spinale cervicale. La causa più frequente è costituita da un’ernia discale cervicale o da un altro tipo di lesione occupante spazio in grado di causare compressione e/o infiammazione a livello della radice nervosa. Le metodiche di imaging e gli studi elettrofisiologici sono utilizzati comunemente per confermare la presenza di radicolopatia cervicale, presentando i livelli più elevati di accuratezza.
In questo studio del 2003 gli autori si sono posti come obiettivo quello di valutare l’affidabilità e accuratezza di alcuni segni e sintomi clinici e di sviluppare un cluster di test clinici che permettesse di identificare i pazienti con radicolopatia cervicale. Sono stati valutati 82 pazienti che presentavano una sintomatologia compatibile con radicolopatia cervicale o sindrome del tunnel carpale utilizzando metodiche di tipo elettrofisiologico e sottoponendoli a un esame clinico realizzato da fisioterapisti accecati rispetto alla diagnosi.
Combinando i risultati dello studio neurofisiologico e i risultati dell’esame fisico gli autori hanno sviluppato una regola di predizione clinica composta da un cluster di 4 test in grado di identificare i pazienti con radicolopatia cervicale con un grado di accuratezza maggiore rispetto a quello ottenuto utilizzando singoli test:
1) Upper Limb Tension Test A: si considera positivo se sono riprodotti i sintomi del paziente, se è presente una differenza rispetto al controlaterale nell’estensione del gomito > 10º o se la flessione omolaterale del collo riduce i sintomi e/o la flessione controlaterale del collo aumenta i sintomi)
2) Rotazione cervicale omolaterale attiva < 60º
3) Test di distrazione cervicale: si considera positivo se riduce la sintomatologia del paziente
4) Test di Spurling A: si considera positivo se riproduce la sintomatologia del paziente
I risultati dell’esame fisico possono essere interpretati nel seguente modo:
– 2 test positivi: 21% di probabilità che il paziente presenti una radicolopatia cervicale
– 3 test positivi: 65% di probabilità che il paziente presenti una radicolopatia cervicale
– 4 test positivi: 90% di probabilità che il paziente presenti una radicolopatia cervicale
Gli autori sottolineano l’altissima sensibilità del Upper Limb Tension Test A che andrebbe utilizzato pertanto come test di screening. Se il test risulta negativo è improbabile che il paziente presenti una radicolopatia cervicale e la necessità di realizzare i test successivi risulta minimizzata.

 

Wainner, R. S., Fritz, J. M., Irrgang, J. J., Boninger, M. L., Delitto, A., & Allison, S. (2003). Reliability and diagnostic accuracy of the clinical examination and patient self-report measures for cervical radiculopathy. Spine, 28(1), 52-62.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12544957

Inviaci un messaggio ora!
Fisio Kinesis
Invia

Registrazione utente

Recupera password